La gamma di strumenti finanziari a disposizione di qualsivoglia soggetto riesce a soddisfare ogni tipo di esigenza in men che non si dica. Attraverso impostazioni facili da usare, si può eseguire qualsivoglia operazione senza alcun problema. Tuttavia, ci sono delle casistiche in cui uno strumento va temporaneamente stoppato per rimediare a delle situazioni alquanto spiacevoli. Il rimborso carte di credito fa parte di questo novero di ipotesi interessando, per certi versi, anche alcune iniziative di recente istituzione. Basti pensare al cashback di Stato o al cash back per determinati bonus 150 euro o di altra natura o al payback registrazione su portali specifici. Ad ogni modo, nel corso di questo articolo si approfondiranno le situazioni più ricorrenti per il rimborso su carta di credito.
Rimborso carte di credito: tempistiche e modalità
Comprendere una carta di credito come funziona può tornare utile per sviscerare meglio le modalità che si basano su cos’è il cashback canonico. Ebbene, con questo strumento finanziario si possono effettuare prelievi, versamenti e pagamenti. I pagamenti con carta di credito possono essere rimborsati nel momento in cui si acquista un articolo presso qualunque store online. Se il prodotto scelto non arriva o giunge a destinazione in condizioni pessime, bisogna chiedere il cashback carta di credito al negozio digitale individuato per l’occasione.
Contestualmente, occorre mandare l’articolo danneggiato al venditore di turno entro 14 giorni. Oppure, bisogna attivare una speciale modalità di reso che alcune piattaforme prevedono per le carte di credito cashback (come la registrazione payback). Se questa prassi non dà i risultati sperati, allora è necessario rivolgersi alla propria banca affinché si impegni ad attivare una procedura relativa alla carta di credito cashback. I costi carta di credito sostenuti per una determinata transazione verranno rimborsati in un arco temporale che va dai 3 ai 7 giorni. In ogni caso, le tempistiche che si legano al recupero dei soldi per una carta di credito a saldo variano a seconda del proprio istituto bancario.
Cosa fare in caso di smarrimento o clonazione della carta di credito?
Dopo aver compreso il cashback cos’è, bisogna soffermarsi anche su quelle ipotesi caratterizzate dallo smarrimento o dalla clonazione della propria carta di credito. Nel primo caso bisogna contattare la Polizia Postale per denunciare il tutto per poi interfacciarsi con la propria banca affinché la vecchia carta venga bloccata e ne venga emessa una nuova. Ovviamente, questo iter richiede la presentazione di una documentazione specifica.
Nel secondo caso, invece, occorre seguire la medesima procedura a fronte di alcuni riscontri sulla propria lista movimenti. Se c’è un pagamento con carta di credito sospetto o ci si accorge che a pagare con carta di credito in proprio possesso è un altro soggetto, allora bisogna correre ai ripari chiedendo, poi, alla propria banca una nuova carta col recupero dei soldi usati indebitamente. La richiesta in tal senso dovrà contenere anche una copia della denuncia fatta alla Polizia Postale. Inoltre, potrebbe capitare che l’istituto di turno chieda ulteriori specifiche (come le credenziali per l’accesso online). Così facendo, si potrà appurare che il pagamento carta di credito contestato ha una natura prettamente truffaldina.