sabato, Settembre 30, 2023
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Reddito di cittadinanza, cosa succede? Proteste in piazza

Il Reddito di Cittadinanza è stato tolto a molte persone, questo ha portato a una feroce protesta in piazza lasciando davvero tutti senza parole. Il rischio ora è che ci possano essere dei grandi disordini sociali. Lo stop al sussidio è stato segnalato a 169mila famiglie che percepivano il reddito. A parlare è stato l’ex Presidente dell’Inps Pasquale Tridico che ha risposto alla proposta fatta da Fratelli d’Italia di andare a istituire una commissione d’inchiesta su quelli che sono stati i mancati controlli al reddito. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intanto ha parlato di quelli che potrebbero essere “rischi disordini sociali”.

Tridico a La Stampa ha specificato: “Non ho niente da temere. C’è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima. Il sussidio è stata la misura più controllata di sempre. E i controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito per un totale di circa tre milioni di domande tra l’anno 2019 e il 2022 per un valore totale che superava i dieci miliardi di euro”.

Reddito di Cittadinanza, ora cosa succede?

Molte famiglie si sono viste togliere il Reddito di cittadinanza e hanno alzato la voce, non felici di quanto accaduto nel corso delle giornate recenti. Tridico ha specificato: “C’è una condanna dei poveri e non della povertà che mi fa paura. Gli extraprofitti contribuiscono all’inflazione, eppure arriva la moratoria. Poi si premiano gli evasori, consentendo dei condoni di fatto. Nelle stesse ore si va a togliere il reddito a 200mila persone”.

Va poi con l’affondo: “Si tratta di una politica di classe che va in contrasto con i principi di uguaglianza che ci sono nella nostra Costituzione. Esprimono la natura di questo governo: forte con i deboli e debole con i forti. Il salario minimo è necessario. La contrattazione non è più efficace come in passato”.

Parla Manfredi

Anche il sindaco di Napoli Manfredi ha aggiunto dei particolari non di poco conto a Repubblica: “È un fatto istituzionalmente molto grave andare a scaricare il malcontento delle persone sui servizi sociali che non hanno risorse e strumenti. In primis ci vorrebbe una comunicazione più chiara e trasparente ai cittadini. Se noi amministratori non abbiamo capito come gestire l’uscita dal reddito figuriamoci i cittadini. Dentro questa grande confusione si potrebbero poi inserire dei disordini sociali. Con l’inflazione altissima tante famiglie rimarranno senza contributo e quello che accadrà ora è un mistero”.

Tutte queste parole fanno capire come anche da parte delle istituzioni ci sia grandissima paura e preoccupazione per quanto accaduto e per quanto potrebbe accadere. Ciò che oggi appare evidente è che la decisione del Governo ha creato grande malcontento e sarà importante vedere quale sarà la proposta per aiutare le famiglie in seria difficoltà. Se il Reddito è stato criticato da molti nel corso del tempo, c’è anche la certezza che qualcosa vada comunque fatta. Vedremo cosa ci racconteranno le prossime giornate che potrebbero essere decisive in questo senso. Bisogna solamente aspettare e vedere.

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