Oggi sono molti i liberi professionisti o lavoratori a tempo determinato, ma anche coloro che ufficialmente risultano disoccupati, che hanno bisogno di richiedere un prestito senza contratto indeterminato.
Il mercato del lavoro in Italia è cambiato molto, negli ultimi vent’anni. Ciò che prima veniva dato per scontato ora non lo è più e addirittura, secondo alcune proiezioni statistiche, in futuro potrebbe diventare l’eccezione. Parliamo nello specifico del cosiddetto ‘posto fisso’, che per molti motivi non è più così diffuso come un tempo.
Ora, queste mutate condizioni di lavoro raramente si accompagnano però a nuove e migliori condizioni finanziarie. In pratica, è sempre più necessario ricorrere a banche o finanziarie per coprire le spese straordinarie. Fosse anche solo l’acquisto di un’auto a rate, cure dentali o mediche, acquisto mobili in seguito a traslochi e simili.
Prestiti anche senza garanzie
Dopo una resistenza passiva degli istituti di credito durata molti anni, in cui davvero era quasi impossibile ottenere un piccolo prestito senza busta paga o prestiti senza garante, negli ultimi tempi le cose sono cambiate. Esistono tipi di prestiti senza busta paga e prestiti veloci senza garante che forniscono liquidità a richiedenti che potrebbero essere considerati da alcune finanziarie come cattivi pagatori, o anche solo ritenuti impossibilitati a saldare le rate con regolarità.
Vediamo quindi come ottenere un prestito senza busta paga, un prestito senza garante o finanziamenti senza busta paga, e quali sono i requisiti da soddisfare.
Un prestito personale senza busta paga è possibile?
Attivare un prestito senza busta paga e senza garante è possibile se si hanno determinati requisiti. Oggi ci sono infatti diverse possibilità offerte a coloro che non hanno un lavoro a tempo indeterminato. O a coloro che sono liberi professionisti o ufficialmente disoccupati.
I prestiti con garante sono la strada più semplice, in questi casi. In pratica, una persona esterna, non necessariamente un parente, accetta di firmare un contratto secondo cui garantirà che la rata verrà saldata. Se l’intestatario del prestito non potesse o volesse farlo, allora sarà il garante a dover coprire l’importo della rata o del debito.
Va da sé che il garante deve a sua volta dimostrare, per far ottenere il prestito, di avere proprietà o entrate fisse tali da rendere possibile la cosa, cioè entrate o sostanze che gli permettano di vivere e in più di saldare l’eventuale debito.
L’assenza del garante
Per i prestiti senza busta paga e garante esistono invece degli ostacoli che devono essere superati. Ovviamente è chiaro che accedere ad un prestito senza reddito è più complicato che accedere a un qualsiasi prestito personale avendo una busta paga come garanzia oppure un garante. Purtroppo, è sempre attuale il vecchio adagio della saggezza popolare secondo cui le banche prestano facilmente denaro soltanto a chi ne ha già molto.
Tuttavia, a causa delle mutate condizioni lavorative, il prestito senza garanzie è una norma negli ultimi anni. Questo per evitare che una buona fetta di persone resti esclusa completamente dalla possibilità di chiedere e ricevere un prestito. È aumentata, quindi, la flessibilità di alcuni istituti di credito e banche che concedono piccoli prestiti personali senza busta paga e senza garante.
Questa decisione degli istituti bancari è arrivata un poco obtorto collo, cioè storcendo la bocca e a malincuore. E’ stata però necessaria per arginare una possibile stagnazione economica, con pochi acquisti e poche vendite, che nel medio e lungo termine avrebbe danneggiato gli interessi degli stessi istituti di credito. Tuttavia, al di là di prestiti a fondo perduto qualche volta erogati da istituzioni pubbliche o benefiche, ottenere prestiti senza busta paga e senza garante è sempre difficoltoso. L’esito positivo o negativo della richiesta dipende in buona parte dalla discrezionalità del direttore della banca.
Requisiti per un prestito senza contratto a tempo indeterminato
Uno dei requisiti che vengono sempre richiesti è dimostrare la solidità reddituale di chi richiede l’accesso a un prestito di qualsiasi tipo. Bisogna dimostrare, attraverso la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, di aver lavorato stabilmente almeno per i due anni precedenti anche se a tempo determinato. Se ci pensiamo bene, il fatto di aver lavorato in passato non significa necessariamente che si lavorerà in futuro, trattandosi di lavori saltuari o atipici; questa richiesta dimostra come in realtà si sia rimasti ancorati a vecchie categorie di pensiero, che a questo punto si tramutano in ostacoli dannosi al processo economico generale.
La banca richiede anche di dimostrare, nei casi in cui sia possibile, la presenza di una fonte di reddito esterna. Ad esempio un’entrata fissa di altra natura: un canone di affitto mensile da riscuotere, un assegno di mantenimento oppure un’eredità possono essere dichiarati per avere accesso a un prestito. In questo senso, si ritorna a quanto detto in precedenza: se già si possiedono soldi o entrate, allora non sarà troppo difficile ottenere altri soldi.
Di fatto, queste sono comunque le uniche modalità per avere accesso a finanziamenti senza busta paga e senza garante nella grande maggioranza degli istituti bancari.
Fortunatamente ci sono anche altri modi per ottenere un finanziamento senza busta paga e senza rivolgersi alle banche.
Piccoli prestiti senza busta paga: il prestito senza contratto indeterminato
Come tutto il resto, anche il mondo della concessione di crediti si muove ormai via internet. Sono molte le finanziarie che offrono prestiti online senza busta paga, con necessità però di presentare l’ultima dichiarazione dei redditi
Una delle soluzioni più utilizzate sono i prestiti personali senza busta paga.
Si può accedere a questo prestito online senza busta paga richiedendo delle cifre contenute, in genere fra i 500 e i 10.000 euro, e poi adattando il piano di rimborso alle proprie esigenze economiche e personali. In questo modo si potrà stabilire un rimborso a rate, con tassi di interesse fissi stabiliti in anticipo mediante contratto tra i contraenti. Ci sono molte diverse possibilità di prestiti senza busta paga on line; in generale, consigliamo di dare un’occhiata anche alle soluzioni di prestito agos senza busta paga.
Carte di credito revolving
Altra soluzione per avere a disposizione una piccola cifra sono le carte di credito revolving. Di norma, vengono concesse abbastanza facilmente, a volte anche semplicemente su garanzia dell’esercente. Sulla carta viene caricato un importo massimo, intorno ai 5.000 euro, che l’intestatario può utilizzare a suo piacimento, restituendo l’importo speso a rate mensile di entità prestabilita e variabili, entro certi limiti, in ogni momento. Per parte sua, la finanziaria che garantisce il credito caricherà gli interessi secondo quanto riportato sul contratto.
In caso di maggiore disponibilità, il contraente può anche effettuare versamenti aggiuntivi per saldare il debito, in modo da diminuire l’incidenza degli interessi. O, al contrario, richiedere una cifra aggiuntiva, che di norma le finanziarie concedono se fino a quel momento si sono sempre saldate in maniera puntuale le rate di rimborso.
Come avere un finanziamento senza busta paga
Molte finanziarie concedono oggi un finanziamento senza busta paga e senza dichiarazione dei redditi, con procedura totalmente online, molto veloce e affidabile. Di norma, viene richiesto solo il numero iban. A questo punto, la finanziaria verificherà la disponibilità e lo storico del conto corrente, e procederà ad approvare o rifiutare il prestito. Bisogna dire che questa è sicuramente una delle strade più facili per ottenere piccole somme, e che le garanzie richieste sono molto poche.
Un’altra soluzione accessibile è il mutuo per acquistare e ristrutturare casa oppure per consolidare debiti. In questo caso, questi tipi di prestiti senza garanzie, possono essere utilizzati esclusivamente per l’uso al quale sono destinati dal contratto. Non è possibile cambiarne destinazione.
Infine, esistono i prestiti veloci senza busta paga o prestiti on line senza busta paga. Anche in questi casi non è necessaria la busta paga. Si rende però necessaria la presenza di un garante; questi si impegna ad assumersi il debito del richiedente qualora lui non dovesse essere in grado di adempiere.
I prestiti per i liberi professionisti
Molte di queste soluzioni sono nate per accontentare quello che in gergo si chiama il “popolo della Partita Iva”. Chi per scelta chi per obbligo, sono lavoratori che non avranno mai un contratto a tempo indeterminato.
Secondo dati ufficiali diffusi dal Sole24, attualmente nella fascia di età over 55 lavorano il 25% delle persone in più rispetto a dieci o quindici anni fa. Una persona su quattro non ha potuto andare in pensione, cioè non ha lasciato il posto libero per nuove assunzioni.
A questo si aggiunge la diminuzione generale dei posti di lavoro tradizionali o fissi, col risultato che i giovani occupati in maniera stabile al di sotto dei 34 anni sono diminuiti di quasi due milioni.
Per contro, sono invece in aumento i cosiddetti ‘lavori atipici’. Un grande calderone in cui ci sono i lavoratori stagionali, quelli con ritenuta d’acconto, quelli con contratto a tempo determinato; insomma è la grande quantità di persone che è stata più o meno costretta ad aprirsi una partita IVA per lavorare. Solo nel 2021 ne sono state aperte circa 500.000 nuove.