lunedì, Maggio 29, 2023
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Prestito rifiutato: i tempi per richiederlo, le novità del 2022

Esistono dei motivi per i quali è possibile che la richiesta di finanziamento venga rifiutata. Vediamo cosa fare in questi casi di prestito rifiutato e quali sono i tempi per poter ripresentare la domanda e sperare di aver fatto tutto correttamente per ricevere il proprio prestito.

Finanziamento non accettato, perché accade?

Non sempre le richieste di prestito vanno a buon fine. Infatti le banche e le finanziarie si devono occupare di effettuare tutte le verifiche del caso per poter concedere un finanziamento. La prima cosa che bisogna fare in seguito ad un rifiuto finanziamento è scoprire le motivazioni.

Scoprire cosa ha spinto la banca a rifiutare la tua richiesta permetterà di sapere come agire di conseguenza e porre rimedio all’errore effettuato la prima volta. È importante capire gli errori commessi affinché la banca non rifiuti anche le successive richieste di prestito. Soprattutto è importante che nessuno ti segnali alla Centrale Rischi che si occupa di cattivi pagatori.

Scoprire le motivazioni di un finanziamento negato non è mai semplice. La banca non ha nessun obbligo nei confronti del cliente e non è tenuta a specificare i motivi.

Alcuni dei motivi che spingono la Banca a respingere la richiesta di prestito potrebbero essere eventuali segnalazioni negative nei confronti del cliente, ritardi nei pagamenti oppure troppi prestiti già attivi. È possibile un finanziamento rifiutato senza motivo? Di solito no, le banche e le finanziarie hanno sempre una valida motivazione per respingere una richiesta.

Vediamo quindi, dopo aver scoperto le motivazioni, cosa fare per risolvere questo finanziamento respinto.

Come agire in caso di prestito rifiutato

Se ti sei trovato nella condizione di ricevere un mutuo rifiutato o un qualsiasi finanziamento rifiutato devi scoprire le motivazioni per poter agire di conseguenza.

Nel caso in cui ci fosse una segnalazione negativa nei tuoi confronti perché ci sono stati dei ritardi sui pagamenti è possibile scoprire chi ha effettuato tale segnalazione. Esiste infatti la richiesta Crif per scoprire chi ha segnalato e richiedere i correttivi.

Se invece l’istituto rifiuta il finanziamento a causa della situazione lavorativa bisogna intervenire con documenti che attestino la stabilità del proprio lavoro.

In ciascuna di queste situazioni è possibile trovare una soluzione per proporre una nuova richiesta di prestito ed evitare che venga nuovamente rifiutato. Il termine minimo di attesa tra un rifiuto e una nuova richiesta è di 30 giorni.

Questo termine segnala che la decisione presa dalla banca viene iscritta in un registro e lì rimane per i successivi trenta giorni. Bisogna quindi attendere che venga cancellata per evitare che venga rifiutato anche l’ulteriore prestito.

Dal momento che questa segnalazione non può in nessun modo essere cancellata dal registro l’unica soluzione possibile è quella di attendere trenta giorni.

Una volta individuati i motivi che hanno portato a respingere la richiesta e dopo aver atteso un mese si azzereranno i rischi di ricevere un’altra risposta negativa da parte della banca o della finanziaria.

Qualsiasi tipo di prestito può essere rifiutato. Infatti anche la cessione del quinto puo essere rifiutata. Quindi, è sempre opportuno fare tutte le valutazioni del caso e fornire la corretta documentazione per evitare questa situazione.

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