Il microcosmo dei prestiti e dei finanziamenti contempla anche una soluzione finanziaria come il prestito Partita Iva. Questo sostegno economico vanta innumerevoli sfaccettature ed assicura anche dei vantaggi sostanziali in grado di dare una mano concreta sia agli autonomi che ai liberi professionisti. Per richiedere un un prestito per lavoratori autonomi, occorre rivolgersi ad un istituto di credito o ad un ente pubblico – il quale garantisce dei prestiti con Partita Iva particolarmente convenienti dotati, nel contempo, di tassi agevolati. Al fine di approfondire la questione appena introdotta senza lasciare nulla al caso, occorre spulciare i requisiti e la prassi da rispettare per ottenere, in men che non si dica, l’importo desiderato.
Come chiedere un prestito Partita Iva? I requisiti
Va detto che un finanziamento con partita Iva si lega all’acquisto di un bene o al pagamento di determinate spese che possono sorgere da un momento all’altro. Inoltre, l’assenza della busta paga o di un impiego stabile alza inevitabilmente i tassi di interesse dei prestiti per lavoratori autonomi – che però possono essere attenuati attraverso delle agevolazioni che verranno approfondite nel paragrafo successivo.
Per ottenere un prestito con partita Iva, è necessario presentare ad un istituto di credito la seguente documentazione: documento di identità; codice fiscale; modello 730 o certificazione unica per la relativa dichiarazione dei redditi. In alcuni casi, le banche e le finanziarie chiedono anche la presenza di un garante poiché non vogliono correre alcun tipo di rischio nel momento in cui concedono un prestito per liberi professionisti.
Dopo aver completato questo passaggio, l’istituto di credito valuta la reale fattibilità del finanziamento richiesto per poi comunicarne l’esito al diretto interessato. Alcune banche erogano anche dei prestiti in 24 ore per lavoratori autonomi abbassando drasticamente i range temporali abituali – che comunque non vanno oltre i sette giorni lavorativi.
I vantaggi per chi chiede un prestito con Partita Iva appena aperta
I prestiti per Partita Iva godono anche di una serie di opportunità particolarmente vantaggiose, soprattutto quando si rispettano determinate condizioni. I finanziamenti per autonomi che hanno appena aperto la loro Partita Iva vengono gestiti da diversi enti pubblici desiderosi di dare un aiuto concreto a professionisti ed attività individuali che vogliono recitare un ruolo da protagonista all’interno del loro ambito di riferimento.
Lo Stato e le regioni italiane assicurano, attualmente, alcuni bandi estremamente interessanti come Selfiemployment e Nuove imprese a tasso zero. Nel primo caso, vengono concessi dei prestiti per liberi professionisti che hanno meno di 30 anni. L’importo che si può ottenere mediante questa iniziativa va da un minimo di 5.000 ad un massimo di 50.000 euro. Inoltre, si può estinguere il tutto avvalendosi di un piano di rientro che può durare fino a 7 anni. Per quanto riguarda, invece, Nuove imprese a tasso zero, si ha a che fare con dei prestiti per autonomi senza interessi destinati a chi vuole avviare un’attività individuale.
Un’altra proposta da non sottovalutare riguardante i prestiti ad autonomi si lega a Invitalia, una realtà che promuove lo sviluppo delle imprese fornendo sostegni di vario tipo. Basti pensare a Resto al Sud, un finanziamento a fondo perduto che permette di implementare la produttività della propria azienda.