Nel corso degli ultimi anni, la stringente crisi economica ha portato le banche ad incrementare il numero di garanzie richieste per la concessione di finanziamenti e ciò a discapito proprio dei soggetti più deboli, che hanno visto ridursi ulteriormente le possibilità di beneficiare di un prestito ed hanno dovuto optare per soluzioni alternative.
l prestiti cambializzati sono un tipo di finanziamento personale non finalizzato, garantito dal pagamento di cambiali. L’ente erogante, che può essere una finanziaria, un privato o una banca, non conduce alcuna istruttoria né in merito alla precedente situazione debitoria del richiedente, né in merito all’utilizzo della somma richiesta; questo avviene perché il finanziamento è garantito dalla presenza di un titolo esecutivo che è, appunto la cambiale. Ciò rende questa tipologia di finanziamento accessibile anche a chi sia sprovvisto delle garanzie necessarie ad accedere ad un finanziamento classico, perché segnalato tra i cattivi pagatori o perché protestato.
Prestiti con cambiali: caratteristiche e costi
Come suggerito dal nome, nel prestito cambializzato, il beneficiario del finanziamento versa all’ente erogante una cambiale, da pagare mensilmente alla scadenza ed in misura fissa. Alla cambiale, che potrà avere la forma di tratta o di pagherò cambiario, andrà apposto un bollo, il cui importo dovrà essere considerato tra le spese accessorie che tale finanziamento comporta, così come il costo delle commissioni bancarie.
Finanziamenti cambializzati: tipologie e modalità di erogazione
Ma vediamo cos’è che rende il prestito cambializzato veloce. Rispetto ad un normale finanziamento, il prestito cambializzato è caratterizzato da modalità di accesso più semplici e anche la liquidazione della somma richiesta avviene in tempi più rapidi: circa una decina di giorni lavorativi dal perfezionamento del contratto, in un’unica soluzione, con assegno circolare o bonifico bancario. L’offerta è assai variegata e la rete offre numerose tipologie di prestito cambializzato online. Tuttavia, è molto importante valutare con attenzione le condizioni economiche proposte dall’ente erogante ed, in particolare, TAN e TAEG.
I costi
In generale, i costi di questo tipo di finanziamento sono più alti rispetto a quelli di un finanziamento normale, non solo per effetto di più alti tassi di interesse – legati all’alto fattore di rischio – ma anche delle commissioni e delle spese accessorie. Se con il prestito cambializzato ottenere un finanziamento diventa più facile, anche in assenza di un reddito dimostrabile, non sarebbe corretto definirlo un prestito senza garanzie. In particolare, se il richiedente è un lavoratore dipendente, dovrà esibire il proprio trattamento di fine rapporto (TFR); mentre, se a richiedere il prestito su cambiale è un lavoratore autonomo o un libero professionista, sarà necessaria anche la sottoscrizione di una polizza assicurativa obbligatoria sulla vita. Nel caso, invece, di precari o disoccupati, ovvero di soggetti senza busta paga e in assenza reddito, potranno richiedere tale finanziamento solo se proprietari di un immobile o, avvalendosi di un garante che, in caso di insolvenza, si faccia carico del pagamento del debito.
Prestito cambializzato per protestati: come ottenerlo
Quando a richiedere il prestito è un soggetto che abbia già subito un protesto, è molto difficile che lo ottenga da una banca, poiché viene considerato considerato soggetto poco affidabile e, di conseguenza, non finanziabile. In questi casi, il prestito cambializzato per protestati può rappresentare una valida alternativa. Le due strade offerte a garanzia del finanziamento possono essere quella della cessione del quinto – dello stipendio o della pensione – o della delegazione di pagamento. In questo modo, non sarà necessario per il richiedente fornire ulteriori informazioni alla società finanziaria, in quanto con la rata verrà trattenuta direttamente presso il datore di lavoro o l’ente erogante. Occorre, infine, ricordare, che il mancato pagamento anche di una sola rata comporta il rischio di essere protestati e di non poter accedere a futuri finanziamenti. L’ente erogante, infatti, proprio in virtù della garanzia data dalla cambiale, in caso di insolvenza del debitore, potrà avviare immediatamente un’azione esecutiva in danno del debitore.