domenica, Settembre 24, 2023
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Prestito a tasso negativo, cos’è? E’ conveniente? Tutte le risposte

Di mutui ce ne sono di diversi tipi e spesso identificarli e differenziarli non è un’operazione tanto semplice, persino per gli addetti ai lavori. Quando si parla poi di mutui o prestiti a tasso negativo, quindi radicalmente differenti rispetto a quelli ordinari tipicamente usati nel nostro paese, il discorso si fa più spinoso e complesso in quanto sono considerati una sorta di tabù. In Italia, e in gran parte dei paesi europei infatti questi finanziamenti sono o usati raramente, quindi non rispettano alcuni canoni finanziari che si applicano ai mutui ordinari; o sono proprio banditi, perchè non contemplati dai regolamenti. Questi mutui, usati soprattutto nei paesi scandinavi, sono molto convenienti perché il debitore si ritrova a pagare una somma più bassa rispetto a quella concessa dall’intermediario.

Prestito a tasso negativo cos’è

I prestiti a tasso negativo sono prodotti finanziari che permettono ai richiedenti di avere accesso ai crediti con tassi agevolati. Per ottenerli è necessario avere alcuni requisiti: essere un lavoratore dipendente o autonomo e avere un reddito che sia dimostrabile. In Italia qualcosa sembra muoversi per questi tipi di mutui anche se a livello ufficiale sono ancora poche le banche che permettono questa opportunità. In Danimarca, ad esempio, vi è già esperienza in ambito di mutui negativi. Almeno dal 2019 diverse banche del paese, Jyske Bank e Nordea Bank, hanno proposto tassi negativi a dieci anni ai propri richiedenti (un numero impressionante e, al contempo, improponibile per molti paesi come ad esempio l’italia che infatti li ritiene inapplicabili).

Mutui tassi negativi: è conveniente?

Il prestito a tasso negativo è molto conveniente (soprattutto quello proposto da facile.it prestiti). Quindi per un imprenditore o per un titolare di un mutuo risulta molto soddisfacente entrare a patti con una banca sebbene quest’ultima ci guadagni poco o nulla visti i tassi di interesse negativi. E perchè accade questo, cioè perchè la banca approva questo finanziamento andando anche contro i propri interessi? Semplicemente perchè la fonte di finanziaria delle banche commerciali e ordinarie è in realtà collegata ad una rete internazionale. Grazie a parametri come l’Euribor ( Euro inter bank offered rate) che normano i tassi con i quali scambiano denaro, gli istituti riescono a recuperare le perdite che hanno dai mutui negativi contrattati con la collettività.

Tassi negativi mutui: in Italia non sono possibili

A differenza di paesi come Svizzera, Germania, Belgio, e appunto Danimarca, questo finanziamento in Italia non esiste perché vi è una regolamentazione molto più severa riservata a coloro i quali aprono un mutuo per una casa o un esercizio commerciale. Il nostro ordinamento, anche per impedire a organizzazioni criminali di approfittare di questa situazione, è molto stringente e vieta di diminuire il capitale che il soggetto richiedente deve restituire all’intermediario in tempi prestabiliti. In poche parole, nel nostro paese è vietato negativizzare il tasso d’interesse andando a beneficio del richiedente. In merito alla questione si è espressa anche l’Associazione banche italiane (Abi). Nei suoi report li ha individuati come insostenibili. Perchè il mutuo deve ritenersi come basato su un tasso di interesse deciso dall’istituzione bancaria e non dal soggetto richiedente.

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