Tra i numerosi prestiti concessi dal governo e dagli enti finanziari italici, ritroviamo anche i cosiddetti prestiti personali lavoratori atipici. Come intuibile dalla denominazione stessa di questi versamenti, si tratta di somme di denaro destinate a un qualsiasi libero professionista, lavoratore autonomo o lavoratore atipico.
Il mercato dell’impiego, negli ultimi decenni, si è molto ampliato e sono sorte nuove forme contrattuali di lavoro. Inizialmente, agli impiegati atipici era proibito accedere a un qualsiasi tipo di finanziamento.
Col passare del tempo, si è poi giunti alla concezione di mutui per lavoratori atipici. A tal punto, vi starete legittimamente domandando cosa vuol dire atipico, in tal contesto. Il lemma italiano atipico sta ad indicare qualcosa di anomalo, che non segue le tradizionali convenzioni.
Di conseguenza, coloro che svolgono un lavoro atipico hanno siglato dei contratti atipici, per poter intraprendere le loro occupazioni. Sorge spontaneamente un altro quesito: cos’è questo contratto atipico?
Con l’espressione contratti atipici si intendono quei patti che presentano un lavoro caratterizzato da maggior flessibilità, che non coincidono coi classici accordi che danno vita alla tipologia di lavoro a tempo indeterminato.
Esempi concreti di lavori atipici sono i lavori temporanei, i rapporti di collaborazione o i lavori a chiamata.
Il mutuo lavoratori atipici
Conseguentemente alla diffusione di forme contrattuali anomale, si è cercata una soluzione, allo scopo di consentire a questi nuovi dipendenti di poter richiedere un prestito.
Dal momento che spesso sono proprio i giovanissimi in procinto di farsi una vita, una famiglia e una carriera lavorativa ad accettare tali condizioni lavorative non tradizionali, è stato pensato un mutuo specifico che permette loro di acquistare un’eventuale prima abitazione.
Queste cessioni avanzano un’offerta che comprendono la garanzia assicurativa e la possibilità di accedere al Fondo di Garanzia Prima Casa.
Se, per esempio, si fa domanda al Fondo Prima Casa Unicredit, l’ente finanziario concede il mutuo Valore Italia, disponibile a tasso fisso, variabile o misto. Per di più, viene data la possibilità di interrompere il mutuo per un anno intero, in caso di grosse difficoltà finanziarie.
Requisiti minimi, come ottenere questi prestiti
Sebbene il versamento sia stato ideato apposta per risolvere le problematiche di chi si trova in situazioni economiche poco vantaggiose, esistono dei criteri minimi da soddisfare, se si desidera reclamare il versamento.
Solitamente, è valutato favorevolmente chi ha svolto almeno 18 mesi di lavoro nei due anni precedenti la richiesta e ha lavorato continuativamente durante gli ultimi sei mesi.
A ciò si aggiunga che vanno comunque esposte alcune garanzie. E’ plausibile mettere a disposizione dell’ente erogante un certo capitale, in modo da ottenere titoli da conservare in un deposito dell’istituto finanziario. In caso di insolvenza delle rate, i titoli saranno però venduti e utilizzati per compensare il rimborso dovuto.
Un’altra scelta vede la compartecipazione di un garante dal reddito stabile e medio alto. Generalmente, i garanti sono individuabili nei parenti stretti. I familiari non dovranno ovviamente essere troppo avanti con l’età, per evitare il rischio che questi possano decedere nel corso del piano di restituzione della liquidità.