In Italia, esistono diverse banche concedenti finanziamenti condominiali. Il finanziamento condominiale non è altro che un versamento in denaro, atto a compensare spese derivanti dai lavori in un dato condominio.
I mutui condominiali sono, di norma, domandati dall’amministratore. Tuttavia, in alcuni casi, le stesse cessioni possono essere richieste anche dai condomini stessi.
La liquidità fornita ad un dato stabile è, perlopiù, utilizzata per apportare miglioramenti allo stesso. Il denaro ricevuto sarà quindi impiegato per la ristrutturazione delle caldaie o del vano ascensore (ristrutturazione condominio) o anche per altri tipi di interventi. Questi ultimi potranno coincidere, ad esempio, anche con l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione.
Come funziona il mutuo condominiale
I finanziamenti al condominio sono generalmente elargiti, in seguito all’approvazione di un’assemblea di condomini. Soltanto in caso di esito positivo, ossia solo nel momento in cui la maggioranza dei comproprietari dell’edificio voterà a favore della proposta, sarà possibile reclamare dei finanziamenti condomini.
Gli oneri sono addizionati alla quota totale della cessione, di modo che siano rimborsati già alla prima rata mensile. In caso contrario, questi vengono suddivisi fra i vari condomini, in base a quanto pattuito nel regolamento condominiale (fondi per ristrutturazione condomini).
Il responsabile della restituzione del prestito è l’intero condominio, la cui rappresentanza è delegata al suo amministratore. Nel momento in cui l’amministratore non paga in tempo le quote mensili, finalizzate al rimborso del credito versato al condominio (credito al condominio), egli sarà il primo responsabile del finanziamento.
Ad ogni modo, se i condomini non pagano e l’ente bancario non riesce a recuperare la liquidità versata, tutti i condomini risultano responsabili della cessione.
Per essere sicuri di star procedendo in modo corretto nella spartizione delle responsabilità, occorrerà revisionare le norme appartenenti all’ordinamento condominiale oppure consultare direttamente l’amministratore. In tal modo, i partecipanti al rimborso della quota sapranno come agire, in tali circostanze e anche in futuro, in casi concernenti questo tipo di prestiti (prestiti condomini).
Pro e contro del mutuo
Il mutuo condominiale per ristrutturazione o altri scopi è contraddistinto da non pochi vantaggi.
In primo luogo, la cifra domandata è spesso piuttosto elevata e consente di fronteggiare lavori straordinari. In secondo luogo, è l’amministratore a farsi carico della gestione dei rapporti diretti con l’ente di credito, i condomini non dovranno quindi sobbarcarsi di tal peso.
Infine, è un tipo di versamento che dà accesso alle agevolazioni fiscali, previste dall’Ecobonus 2020 per la riqualificazione energetica.
Nella lista degli enti di prestigio che concedono il mutuo condominio, ritroviamo l’intesa san Paolo, che può erogare, ai condomini richiedenti il prestito, una somma pari anche a un milione di euro, il Creval, il credito valtellinese che può fornire diverse tipologie di mutuo ai condomini o anche l’ente Weunit.
La banca Weunit elargisce prestiti condominiali che possono raggiungere anche una quota di 2 milioni di euro, il cui rimborso deve essere completato in 120 mesi.
Non dimentichiamo neppure i mutui condominiali cui è possibile accedere, contattando istituti finanziari quali Yougo! di Banca Reale o BNL green condominio.
Il primo ente avanza versamenti destinati alle manutenzioni straordinarie, alla sostituzione di vecchi impianti e agli adeguamenti energetici e sismici dello stabile. Il secondo ente propone cessioni che andranno a potenziare l’efficientamento energetico del condominio.