Cosa sono gli extraprofitti? Si tratta dei guadagni che la banca incassa grazie a quello che è l’aumento degli interessi. Si tratta di un’imposta straordinaria per quello che è il carattere della misura. Il modello approvato va a ricalcare quello che è quanto sperimentato dal Governo Draghi sulle imprese energetiche. L’obiettivo è quello di combattere il caro-mutui.
Gli extraprofitti sono interessi attivi di fatto che la banca incassa come guadagno per aver concesso un mutuo o un prestito in linea con quelli che sono i tassi Bce. Si tratta dei guadagni che la banca incassa. Sicuramente si tratta di un’operazione bancaria molto in voga in questo periodo.
Extraprofitti, tutto quello che c’è da sapere
In base agli extraprofitti le prime stime sottolineano come le possibili entrate si muovano tra 2.5 e 2.8 miliardi di euro. La norma però non è al momento accompagnata da relazione tecnica. Le maggiori entrate servono di fatto a rifinanziare il fondo mutui prima casa per gli under 36 e per interventi volti a poter diminuire la pressione fiscale delle famiglie e delle imprese.
La manovra dovrebbe essere inserita nella manovra del prossimo anno. Va specificato che l’imposta straordinaria non è di fatto deducibile ai fini delle imposte sui redditi e su quella che è l’imposta regionale sulle attività produttive. Questa va versata entro il sesto mese successivo a quello di quando è arrivata la chiusura dell’esercizio del 2023, per la maggior parte degli istituti si parla dunque di una scadenza fissata entro giugno del 2024.
L’ammontare di quella che è l’imposta straordinaria non deve essere superiore però a una quota pari al 25% del valore del patrimonio netto della stessa banca alla chiusura dell’esercizio precedente. Si parla di un’aliquota pari al 40% sul maggiore valore di interesse che eccede per almeno il 5%, numeri importanti per ripartire con grande forza e una buona determinazione.