domenica, Settembre 24, 2023
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Crossover Lending, cos’è? Definizione, significato

Sempre più di frequente si sente parlare nell’ultimo periodo di crossover lending o ancor più in generale di lending. Con il termine lending si fa riferimento ad un prestito che l’istituto bancario riconosce ad un cliente. La banca, infatti, deve sempre valutare i propri assistiti e il loro merito creditizio cioè la possibilità di restituire l’importo del prestito ricevuto. Cosa dire poi sul crossover lending? Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, quali sono le tipologie di prestito e i maggiori vantaggi.

Crossover lending: cosa c’è da sapere

Il mondo dei prestiti per le imprese comprende un portafoglio di proposte piuttosto ampio. Il “digital lending” ad esempio è un prestito pensato per le piccole e le medie imprese riconosciuto da soggetti non bancari. Si tratta di un prestito digitale che sta rivoluzionando il mondo bancario e non solo.

C’è poi l’equity crowdfowding, il sistema che favorisce gli investimenti per progetti dedicati a startup e piccole medie imprese a favore di quote societarie. Nello specifico consente di prestare somme di denaro alle persone o alle imprese che necessitano di fondi destinati alla realizzazione di progetti per la crescita personale o professionale con interessi e rimborsi del capitale.

Nell’ambito del lending più generico la prima fase di valutazione del merito creditizio è la cosiddetta istruttoria e se questa fase si conclude positivamente, la banca provvede a concedere il finanziamento richiesto. La somma potrà essere utilizzata sotto forma di prelievi a seconda delle esigenze e così via.

I finanziamenti si distinguono anche in riferimento a caratteristiche specifiche come le modalità d’uso con crediti di cassa o crediti di firma; la garanzia offerta dai clienti con prestiti con garanzia reale, prestiti con garanzia personale o chirografaria e prestiti in bianco; la scadenza con finanziamenti a breve o a lungo termine e le modalità di rimborso.

Si aggiungono i finanziamenti agevolati, il mutuo con tasso d’interesse fisso o variabile e il crossover lending. Letteralmente potremmo tradurre il tutto con “prestiti incrociati”, ma il discorso è ben più articolato. Nello specifico si tratta di prestiti legati a due sistemi differenti e in particolare al non-investiment e investiment grade. Anche in questo caso si tratta di investimenti pensati appositamente per favorire la crescita delle imprese e il loro graduale rendimento.

Lending: le diverse forme disponibili

Le possibilità disponibili per le imprese sono più di una.

La prima da mettere in conto è l’apertura del credito nel conto corrente. In questo caso la banca provvede a mettere a disposizione del proprio cliente una somma di denaro pattuita fino alla data di scadenza stabilita oppure a tempo indeterminato.

Crossover lending: vantaggi e svantaggi

Arrivati a questo punto non possiamo non soffermarci per qualche istante anche sui vantaggi e gli svantaggi di questo strumento. Trattandosi di prestiti legati al sistema del non-investiment e investiment grade con l’obiettivo di elevare e migliorare il rating delle imprese e i vantaggi derivano proprio dai rendimenti più alti. D’altro canto però bisogna comunque mettere in considerazione un maggiore rischio nel raggiungimento del risultato finale.

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