mercoledì, Marzo 22, 2023
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Come compilare un assegno? Le regole d’oro da non dimenticare

Gli strumenti che ruotano intorno al settore finanziario e creditizio sono elementi imprescindibili per determinate tipologie di operazioni. Tuttavia, affinché quest’ultime vadano a buon fine, occorre rispettare determinati parametri senza lasciare nulla al caso. Pertanto, quando ci si domanda, ad esempio, come compilare un assegno, le considerazioni in tal senso si sprecano. Lo stesso vale per le regole alle quali uniformarsi, essenziali per assegni bancari, gli assegni non trasferibili, le altre tipologie di assegni e via discorrendo. In virtù di ciò, è necessario approfondire la questione spulciando quelli che sono le peculiarità chiave di un assegno compilato a regola d’arte.

Come compilare un assegno: le regole principali

La compilazione assegno bancario segue la legge assegni attualmente in vigore. Pertanto, per iniziare a comprendere come si compila un assegno, occorre partire dal luogo e dalla data di emissione. Il relativo campo è posizionato nella parte alta dello strumento in questione. Ciò che conta è che venga messo un riferimento temporale in linea con il momento in cui si stacca l’assegno. In questo modo, si evitano le sanzioni riconducibili alla definizione e alla verifica assegni di un assegno postdatato. Se, poi, si desidera incassare l’assegno nello stesso luogo di emissione, le tempistiche scadenza assegno bancario sono pari a 8 giorni. In un comune diverso, invece, i giorni passano a 15.

Un altro aspetto essenziale per compilare assegno è l’inserimento dell’importo previsto con valori numerici. Fino ad un importo di 1.000 euro (da collocare in alto a destra) bisogna mettere la cifra per esteso abbinata alla dicitura in lettere. Se si supera predetta soglia, allora si ha a che fare con un assegno circolare non trasferibile o un assegno bancario non trasferibile. Ad ogni modo, si ricorda che l’importo in lettere per compilare assegno bancario deve includere anche i centesimi.

Beneficiario, matrice e firma

Al fine di evitare casistiche come assegno scoperto, ci sono altri parametri essenziali che valorizzano la faccenda basata su come compilare assegno. A cominciare dalla specifica del beneficiario. In questo caso, è importante controllare assegno per verificare se sia trasferibile o meno. Nel primo caso, si può mettere anche il proprio nome, mentre nel secondo occorre tassativamente quello del destinatario. Per quanto riguarda la firma, si ha a che fare con il campo per antonomasia che sancisce la proprietà dell’emissione del titolo che si ha in quel momento tra le mani. Una volta redatto l’apposito campo, la banca di turno verificherà se si tratta di assegni fuori piazza, assegno scoperto e scadenza assegno circolare – in merito all’incasso.

Infine, non può mancare una doverosa panoramica sulla matrice dell’assegno. Questo dettaglio è fondamentale per tracciare il titolo appena emesso. All’interno della matrice sono presenti campi e sezioni come importo, data dell’assegno, destinatario (a favore di) e causale, la quale può risultare estremamente utile qualora il correntista voglia ricordare la motivazione che lo ha condotto a realizzare il tutto. Dopo aver esaurito anche questo ulteriore passaggio, l’emittente di turno potrà dormire sonni tranquilli ed avere la piena certezza di non andare incontro a delle spiacevoli conseguenze fiscali.

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